Non lasciamo che la parte emotiva abbia il sopravvento

Visto il momento che stiamo vivendo a Milano ed in Italia, dovuto all’influenza da Coronavirus, molte persone stanno perdendo la razionalità a discapito delle emozioni.

Una delle cause è il bias della disponibilità, ossia dell’informazione più recente, frequente, estrema, vivida e negativa, che ci condiziona e ci impedisce di prendere decisioni razionali. Un bias Cognitivo è un pregiudizio sulla realtà che ci circonda, non legato ad elementi oggettivi e reali, ma solo a percezioni personali, che filtrano la realtà, per trasformarsi in convinzioni. E questo bias è tanto più potente quanto più l’intensità e la continuità di informazioni arriva nel nostro cervello.

Per tornare ad essere Pensatori Strategici abbiamo bisogno di processi decisionali, che sovvertono le nostre emozioni e che ci permettono di definire la giusta direzione da prendere in un mondo di incertezze, con coerenza e confidenza, soprattutto “quando non sappiamo cosa fare”.

Di seguito il Decalogo di Pensatori Strategici per prendere decisioni di qualità.

Passo 1 – Porsi le giuste domande, definendo il vero obiettivo

In questa fase chiediamoci che cosa ho intenzione di fare, perché lo sto facendo, quali i rischi e le opportunità, cosa voglio ottenere (valori e compromessi). Attenuare i bias attraverso l’utilizzo di scenari best e worst case (per il disancoraggio), valutare informazioni contraddittorie, non uniformarsi a quello che dice il capo o autorità, ma essere critico e costruttivo.

Passo 2 – Coinvolgere le giuste persone

Coinvolgere le giuste persone permette di avere le corrette informazioni ed arricchire il proprio frame per vedere il problema da diversi punti di vista e prendere così decisioni migliori.

Passo 3 – Esplorare le diverse alternative

Generare alternative creative, avvincenti, realizzabili e significativamente differenti, permette di esplorare nuove opportunità e trovare soluzioni a cui non avevamo pensato prima.

Passo 4  Raccogliere informazioni affidabili sulle alternative e confrontarle con i valori e rischi

Sulle alternative generate si raccolgono informazioni affidabili a supporto  per valutare quali sono le incertezze, i punti di forza e debolezza.

E poi mettere a confronto queste alternative con i valori e rischi per capire gli impatti che hanno sull’organizzazione e sui diversi stakeholder esterni.

Passo 5  Impegno ad Agire

Scegliere l’alternativa  coerente sia con gli obiettivi che ci siamo prefissati sia con l’Identità (Vision, Mission Valori) e strategia aziendale in essere.

Applichiamo il Decalogo di Pensatori Strategici alla notizia del Sindaco di Milano Beppe Sala e degli organizzatori di spostare il Salone del Mobile da aprile a giugno e vediamo se è stata una decisione di qualità.

Premetto che non dispongo di informazioni su difficoltà delle aziende del design sulle tempistiche  di allestimento, la loro avversità al rischio, cosa suggeriscono/preferiscono i loro clienti, le tempistiche di Ente Fiera, le ripercussioni sul clima di incertezza etc. Vuole essere solo un momento per riflettere in maniera critica sulla situazione attuale, per generare valore e mitigare la parte emotiva. Un passaggio da com’è a come dovrebbe essere.

Riporto qui di seguito la notizia

https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/02/25/news/milano_il_salone_del_mobile_slitta_a_giugno_attesi_2_200_espositori-249577388/

” gli organizzatori sottolineano che visto il perdurare dell’emergenza sanitaria gli imprenditori del settore hanno deciso, d’accordo con la Fiera di Milano, di posticipare questo evento importantissimo per il mercato mondiale alla fine della primavera. Il Salone del Mobile raduna oltre 2.200 espositori da tutto il mondo e circa 600 giovani designer. E’ una decisione giusta – commenta il sindaco Beppe Sala -. Io sto chiedendo agli amici del settore dell’arredamento uno sforzo perché Milano non può fermarsi. Dobbiamo oggettivamente lavorare perché questo virus non si diffonda, ma non si deve nemmeno diffondere il virus della sfiducia. Milano deve andare avanti”.

Per tale scopo utilizziamo il Canvas Lean Decision Quality® (metodologia sui processi decisionali, che poggia le fondamenta su Neuroscienza, ossia come persone prendono comunemente e Scienza delle Decisioni Prescrittive, ossia come le persone dovrebbero prendere le decisioni) che ci permette di ragionare in modo visuale, consequenziale, creativo ed analitico per la scelta, dall’obiettivo ad una decisione di qualità, sui 5 passi.

Premessa

Questa decisione giusta, buona, cattiva che sia, visto l’articolo che risale al 25-02-2020, è stata presa nel picco del panico collettivo.

Passo 1 – Porsi le giuste domande, definendo il vero obiettivo

“E’ una decisione giusta  commenta il sindaco Beppe Sala” . E’ giusta rispetto a che cosa? Rispetto a quale scenario considerato? E’ una decisione giusta per chi? E’ una decisione giusta o una decisione di qualità?

“Dobbiamo oggettivamente lavorare perché questo virus non si diffonda, ma non si deve nemmeno diffondere il virus della sfiducia. Milano deve andare avanti commenta il sindaco Beppe Sala”. Si sta diffondendo il virus della sfiducia o del panico/terrore? Quante persone sono infette rispetto alla popolazione totale? Quante persone sono morte e chi muore? Stiamo utilizzando i giusti termini per definire questa influenza virale? Stiamo dando la giusta immagine dell’Italia nel mondo? Siamo credibili ed affidabili nei confronti di altri stati per questa situazione?

Che cosa abbiamo intenzione di fare? è Spostare il salone del mobile a giugno

Cambio di paradigma (la domanda giusta è) è Valutare se spostare il salone del mobile (mi apro ad altre opportunità)

Perché lo stiamo facendo? è Per effetto del coronavirus

E’ coerente con identità e strategia del Salone? è E coerente con lidentità del salone e della sua strategia

Passo 2 – Coinvolgere le giuste persone

Chi coinvolgiamo e con chi condividiamo la decisione? è Con le autorità locali, gli organizzatori, gli espositori, le autorità sanitarie, gli esperti virali, i clienti (per vedere il problema da diversi punti di vista)

Passo 3 – Esplorare le diverse alternative

Quali sono le nostre alternative? è Le alternative generate sono: aspettare, situazione sotto controllo (circoscritta), situazione in evoluzione positiva, situazione in evoluzione negativa. Le alternative ci permettono di prendere in considerazioni i diversi scenari e disancorarci dalla idea iniziale

Passo 4  Raccogliere informazioni affidabili sulle alternative e confrontarle con i valori e rischi

Cosa conosciamo e non conosciamo? è Conosciamo che la situazione è circoscritta e che potrebbe migliorare con le condizioni atmosferiche e la prevenzione. Al momento non conosciamo le possibili evoluzioni, poiché troppo presto per poter decidere

Quali sono le nostre scelte? è La scelta migliore potrebbe essere aspettare il tempo necessario per avere maggiori info, in coerenza con tutti gli attori del Salone del Mobile, valutando limpatto (rischi e valori).

Parto sempre da un principio “solo con la conoscenza decido lidea

Qual è il grande vantaggio dal partire da un’idea, esplorare le alternative e poi scegliere la migliore? Se parto da questo principio ottengo due vantaggi: se la mia idea iniziale, esplorate le diverse alternative, è la migliore sono ancora più deciso a portarla avanti (quindi non faccio altro che potenziarla), altrimenti scelgo l’alternativa che genera più valore per me (in questo caso valutare impatto stakeholder interni ed esterni)

Passo 5  Impegno ad Agire

Ci impegniamo ad agire?  è Adesso abbiamo ben chiaro cosa vogliamo ottenere e la direzione da seguire

Questo processo può essere applicato per qualsiasi decisione di business (visto che è una allocazione irreversibile di risorse finanziarie), sia in condizioni normali che in condizioni di panico e di grande complessità della soluzione.

Lasciamo che la nostra parte Razionale e Creativa abbia il sopravvento sulla parte emotiva, soprattutto in condizioni di incertezze. Questo ci permette di generare Valore ed opportunità.

In generale, in condizioni di incertezze e di molti fattori/variabili concomitanti tra di loro, non conviene decidere subito, ma posticipare la decisione per raccogliere maggiori informazioni e tener conto di altre variabili/fattori/esperti che possono aumentare la qualità della decisione e la probabilità di ottenere buoni risultati.

Spero che questo esercizio possa essere utile per riflettere che siamo umani e che quindi commettiamo errori. Ma favorendo la diversità multifunzionale, multisettoriale, multiculturale, aprendoci a punti di vista diversi, e disponendo di un metodo ( processi, toolset e mindset) possiamo aumentare esponenzialmente la qualità del nostro giudizio in situazioni complesse.

Caro lettore mi farebbe piacere avere un tuo prezioso feedback a riguardo.

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